Stefania Boleso

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Bye bye Mr. President!

Realizzare una creatività stampa one shot, per un'occasione speciale/un evento da ricordare, è prassi abbastanza comune. E non credo solo in Italia.Ma appunto perché si tratta di qualcosa di così diffuso, spesso è difficile riuscire ad essere orginali e memorabili nella testa del consumatore. Ricordo ad esempio quando Federica Pellegrini vinse i due ori ai mondiali di nuoto di Shanghai: il giorno dopo la Gazzetta dello Sport era piena di messaggi pubblicitari dei suoi sponsor che ne lodavano le gesta e allo stesso tempo ribadivano il legame atleta/azienda. Di tutte quelle pubblicità non me ne è rimasta impressa nessuna. Segno evidente che in molti casi un'azienda non deve necessariamente esserci perché ci sono gli altri; forse meglio tacere e farsi vedere/sentire in un secondo momento, quando l'attenzione del consumatore non è parcellizzata tra 1000 messaggi differenti. Ci sono poi casi che fanno discutere, come la pubblicità che Diesel ha deciso di far uscire subito dopo la morte di Steve Jobs. Il testo recitava: "The best way to forecast the future is to invent it. Thank you Steve", con tanto di logo Diesel e firma di Renzo Rosso. Personalmente l'idea non mi convince un gran che: con la scusa di omaggiare un grande visionario, quale fu Steve Jobs, Diesel ha cercato di passare il messaggio che i suoi valori sono molto simili a quelli di Apple. Il che può anche essere vero, però forse non era l'occasione migliore per ribadirlo. La creatività più bella e convincente vista negli ultimi tempi resta per me quella in apertura di post, ad opera di Yamamay, pubblicata all'indomani delle dimissioni di Berlusconi

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L'azienda ha voluto cavalcare un evento apparentemente lontanissimo dal suo business e l'ha fatto in maniera a mio avviso molto efficace, attraverso una creatività semplice, ma allo stesso tempo memorabile.

Voi che ne dite?