Stefania Boleso

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Le pubblicità che mi piacciono: l'esempio Surfrider Foundation

Mi piacciono le comunicazioni intelligenti, le creatività memorabili perché innovative o ricche di humour. Mi annoiano i messaggi banali e detesto le pubblicità che usano il corpo delle donne per vendere qualunque cosa, dai posti nave ai condizionatori; rifuggo le comunicazioni che non hanno un pensiero dietro, limitandosi alla provocazione gratuita o nascondendosi dietro pseudo campagne sociali (non so se avete presente la pubblicità di Fraco Mina, per esempio…). Basta poco per farsi notare e rendere un brand memorabile, senza dover ricorrere a scorciatoie. Questa per esempio è la pubblicità della Surfrider Foundation e il messaggio non poteva essere più chiaro (soprattutto per gli amanti della cucina giapponese): la plastica gettata negli oceani sta entrando nella catena alimentare, in quello che mangiamo ogni giorno. Fa impressione, vero?