Pubblicità oltre gli stereotipi.

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Come ho già avuto occasione di scrivere più volte qui e altrove, rifuggo le pubblicità banali, stupide se non addirittura volgari. E quindi sono felice (sì, proprio felice!) ogni volta che mi trovo davanti a campagne particolarmente creative, a messaggi intelligenti, che partono dal presupposto che  il consumatore sia un essere pensante e non un pollo da spennare (oltre che scemo).

Da donna particolarmente sensibile alle questioni di genere, la mia stima va inoltre nei confronti di quei brand che nelle loro comunicazioni cercano di combattere gli stereotipi di cui normalmente i messaggi pubblicitari sono farciti, per proporre donne “vere”, non modelli irreali e proprio per questo irraggiungibili.

Kerry LowLow è un’azienda che produce formaggi, e che dichiara: “Our mission is to support and encourage women everywhere to have a great relationship with food”. In un’epoca in cui i disturbi alimentari sono all’ordine del giorno, scusate se è poco.

Circa tre settimane fa ha messo online un video che prende in giro gli stereotipi di donna che normalmente si vedono nelle pubblicità di prodotti dietetici. Guardate qua:

Mi sembra un grande passo avanti.

E sempre a proposito di passi avanti, che dire di Dove, che ormai da anni (dal 2004 per l’esattezza) promuove a livello globale una campagna per la Bellezza Autentica,  con lo scopo di superare i canoni di bellezza imposti dai media e dalla società?

Nell’ultima delle sue numerose iniziative Dove si è spinto un gradino oltre, realizzando un’operazione a mio avviso “bigger than the brand”, per usare un’altra espressione ricorrente su questo blog. Il risultato? Un invito all’autostima, all’apprezzarsi, al volersi bene. Indipendentemente che si utilizzino i prodotti Dove oppure no. Date un’occhiata, non è stupendo?